«Il movimento da qualcosa di statico, nessuno immaginava che fosse possibile ottenerlo. Invece che 'ottico-cinetici', io chiamo i miei lavori 'ottico-dinamici'. Perché è un po' come la dinamo della bicicletta, quella rotellina che fa girare la ruota e produce energia elettrica. In realtà l'energie elettrica non è nella dinamo, è un prodotto della dinamo ed è determinato dal fatto che si combinano insieme rotazione di una calamita dentro un avvolgimento di filo elettrico. Questo crea un'elettricità. Qui la forma è determinata dal fatto che combini insieme immagini di sfondo e immagini di primo piano che interferiscono tra di loro e tu, muovendoti davanti a quelle immagini, interagisci a tua volta e percepisci movimento».

 

Alberto Biasi, da un'intervista in La voce di New York,  2016