Bologna | Lorenzo Capellini. Omaggio a Bologna

10 Dicembre 2025 - 18 Gennaio 2026

La Galleria d’Arte Maggiore g.a.m. accoglie un autentico omaggio a Bologna, città a cui è profondamente legata: è qui che la galleria è stata fondata nel 1978 ed è qui che è nato e vissuto uno dei suoi riferimenti più significativi, Giorgio Morandi. Questo tributo prende forma attraverso lo sguardo sensibile di Lorenzo Capellini, fotografo di fama internazionale, il cui archivio

fotografico è stato interamente acquisito da La Biennale di Venezia.

 

La mostra presenta un percorso visivo che attraversa alcune tappe simboliche della città, in alcuni casi profondamente intrecciati con la storia della galleria stessa. Punto di partenza imprescindibile sono infatti gli scatti realizzati da Capellini all'interno della casa di Giorgio Morandi, un ambiente sospeso nel tempo, dove la luce, gli oggetti e il silenzio sembrano ancora custodire la presenza discreta del maestro. Capellini restituisce la poesia di quello spazio soffermandosi sugli oggetti utilizzati per le celebri nature morte di Morandi e sulla semplicità degli arredi, per restituirci degli scorci silenziosi in cui immaginare l'artista muoversi tra piccoli gesti ripetuti, attenzione al dettaglio e infinita dedizione.

Accanto alle immagini raccolte nella casa dell’artista, la mostra si apre anche ad altri luoghi emblematici della città, ciascuno portatore di una storia e di un’atmosfera unica. Si continua con l'ambito artistico con gli scatti dedicati al Compianto sul Cristo morto di Nicolò dell’Arca, custodito nella Chiesa di Santa Maria della Vita a Bologna. Le fotografie di Capellini rivelano la straordinaria forza emotiva di questo capolavoro del Rinascimento italiano, ne colgono l’intensità drammatica che viene restituita allo spettatore in tutta la potenza del suo pathos. Si continua poi con gli ambienti storici della Majani che, con i loro arredi d’epoca e il profumo del cioccolato, evocano una Bologna fatta di tradizione e sapienza artigiana. Gli Hospice, luoghi di cura e di profonda umanità finanziati dalla Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli Onlus, sono restituiti da Capellini con un rispetto partecipe. La storica Libreria Nanni, da sempre crocevia di idee, voci e incontri, rivive negli scatti con tutto il fermento culturale che ha saputo da sempre suscitare. Insieme, questi luoghi compongono un mosaico di memorie e presenze, un itinerario sentimentale che attraversa la Bologna di ieri e di oggi. Le sue fotografie sono state di recente pubblicate nel libro “Bologna. Frammenti di Emozioni” di Lorenzo Sassoli de Bianchi edito da Minerva nel 2025.

Attraverso lo sguardo di Lorenzo Capellini, la Galleria d’Arte Maggiore g.a.m. rinnova il suo legame con il territorio, dimostrando come una vocazione internazionale possa, e debba, convivere con un'identità radicata, nella consapevolezza che parlare a un pubblico globale significa anche custodire e valorizzare le proprie radici profonde.

 

Note biografiche:

Lorenzo Capellini è un fotografo italiano di straordinaria rilevanza, la cui carriera si estende per oltre sei decenni, attraversando generi, continenti e protagonisti dell’arte, della cultura e della società. Nato a Genova, ha iniziato la sua attività a Londra tra il 1958 e il 1964, collaborando con importanti testate inglesi e italiane, fra cui il celebre settimanale Il Mondo di Mario Pannunzio, e realizzando anche documentari per la RAI. Nel 1959, inviato in Spagna per dei servizi sulla corrida, incontra Ernest Hemingway, con cui intrecciò un rapporto di profonda conoscenza. Negli anni Sessanta, Capellini ha viaggiato in Africa varie volte con Alberto Moravia per reportage pubblicati sul Corriere della Sera. Tornato in Italia, ha concentrato la sua attenzione sugli artisti: ha fotografato scultori del calibro di Moore, Marini, Pomodoro, e nel campo dell’architettura ha collaborato con importanti riviste. Il suo legame con la Biennale di Venezia è uno dei nodi centrali nella sua biografia. Dal 1974 al 1978 Capellini è stato fotografo ufficiale della Biennale, documentando edizioni chiave sotto la presidenza di Carlo Ripa di Meana. Questo lavoro ha prodotto un patrimonio visivo di enorme valore storico e artistico, tanto che l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale ha acquisito il suo intero fondo fotografico. Nel 2023, in occasione dell’acquisizione da parte della Biennale del suo archivio, è stata allestita a Venezia una mostra intitolata “B74-78. Lorenzo Capellini. Un racconto fotografico”, che ripercorre il suo contributo visivo al quadriennio biennale della presidenza Ripa di Meana (1974–1978). Ha esposto le sue fotografie in oltre 250 mostre personali in tutto il mondo, tra cui a Parigi nel Centre Pompidou-Beaubourg, a New York, nella New York University, a Milano a Palazzo Reale, a Firenze a Palazzo Vecchio, solo per citarne alcune. Ha alternato campagne di stampo ambientalistico e di difesa degli animali dal Canada all'oceano Pacifico al Sud Africa, e lavori nel mondo della lirica: dal Teatro alla Scala di Milano al Comunale di Bologna. Ha pubblicato oltre ottanta libri, tra i quali compare una collana realizzata con gli amici scrittori sui luoghi da loro amati, di cui fa parte anche il volume “Bologna. Frammenti di emozioni” realizzato insieme a Lorenzo Sassoli de Bianchi: l'Africa insieme a Moravia, la Sicilia con Dacia Maraini, Cervo con Pietro Citati, solo per citarne alcuni.

Grazie a questo percorso, Capellini ha saputo farsi testimone visivo del Novecento artistico e letterario italiano e internazionale, con un linguaggio poetico e insieme documentaristico, e ha contribuito a consolidare la memoria storica della Biennale di Venezia e di altre importanti istituzioni culturali.