Nel vocabolario dell’arte maggio è sinonimo di New York. Dopo un aprile dove Milano (Miart), Venezia (Biennale) e Bruxelles (Art Brussels) si sono prese la scena, le gallerie, i collezionisti e professionisti del settore fanno rotta Oltreoceano. Questa settimana l’attenzione è catalizzata da una delle kermesse più importanti al mondo: Tefaf, nella sua edizione statunitense. Dal 10 al 14 maggio la regina delle fiere di arte antica si trasforma nel punto di riferimento dell’arte moderna e contemporanea, raccogliendo 90 gallerie al Park Avenue Armory. Opere d’arte, design, gioielli e antichità del XX e XXI secolo distribuite lungo i 55 mila metri quadrati dello spazio, uno dei più ambiti dell’intero palinsesto artistico. Ben rappresentata l’Italia, che porta un poker di espositori di prima fascia come Galleria Continua, Galleria d’Arte Maggiore Gam, che ha inaugurato la sede di Parigi, Massimodecarlo e Tornabuoni Arte. Tra le novità di quest’anno entrano a far parte della fiera 10 nuove gallerie, tra cui David Kordansky e Salon 94 dagli States, Samuel Osborne dal Regno Unito e Page dalla Corea del Sud. Non manca lo spazio dedicato alle opere d’arte su carta, come dimostra la storica Kasmin Gallery con dei raffinati lavori degli anni Settanta di Lee Krasner e Robert Motherwell.
C'è Tefaf, il lato antico di New York
La grande fiera d'arte apre dal 10 al 14 maggio: quattro le gallerie italiane presenti. E a lato della rassegna brillano le vendite in asta: da Francis Bacon a Magritte, da Brice Marden ad Allen Jones
Corriere della Sera, Maggio 6, 2024
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