Roberto Sebastian Matta

Galleria d'Arte Maggiore - Bologna
Fabiola Naldi, Flash Art, Novembre 1, 2012

La Galleria Maggiore apre la nuova stagione espositiva in maniera eclatante e doverosa: in occasione del centenario della nascita di Roberto Sebastian Matta, ecco apparire nello spazio bolognese un vero e proprio omaggio a un autore molto importante per le avanguardie di inizio Novecento e, soprattutto, per la generazione successiva del secondo dopoguerra.

Uno “spostato”, come amava definirsi, sconvolto e agitato da un “profondo” processo esistenziale in itere cessato solo con la morte avvenuta nel 2002 in Italia.

La mostra analizza l'intero procedimento espressivo dell'autore: quadri, sculture e tecniche miste in cui il corpo, lo spazio (fisico e psicologico) e la relazione fra essi hanno dato letteralmente vita a una coerenza costante. Siamo totalmente immersi nel gesto, negli odori, nei sapori vitalistici che pulsano in una natura trascendente (come volevano poi i Surrealisti) e in una progressiva apparizione/sparizione di “macchie”, intese come lente rivelatrice di un altro mondo, di un altro “volere”, di un battito cardiaco quasi biologico in grado di generare nuovi avviluppi materici vibranti e tuttora quanto mai vivi.

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