Uscimmo a Riveder l'arte

Piero Di Domenico, Il Corriere della Sera, February 12, 2022

Mostre: un fine settimana di inaugurazioni e perfomance. Dall'omaggio di Bertozzi & Casoni a Morandi alle opere di Trbuljak

Raimondi dell'Ariete: «La galleria resta un elemento centrale, oltre la rete»

Anche se è saltata la «Notte bianca» dell'arte contemporanea, che anche quest'anno Bologna ha dovuto rinviare per la pandemia cosi come «Arte Fiera» e «Art City», la città oggi si regala un sabato di aperture di mostre in serie. Grazie a «Bologna è Contemporanea», iniziativa congiunta delle gallerie aderenti ad Ascom che oggi ridarà fiato agli appassionati d'arte in città, destinata ad avere un seguito. Come sottolinea Fabrizio Padovani, direttore della P420 e presidente dell'associazione che riunisce 14 gallerie, verrà riproposta sia in autunno, prossime date il 7 e 8 ottobre, che nella primavera 2023 . In attesa di capire cosa succederà di «Arte Fiera» spostata in maggio, data caldeggiata dal sindaco Lepore, mentre le gallerie al momento non nascondono la loro preferenza, se ci fossero le condizioni, per conservare il periodo di gennaio apripista del mercato dell'arte contemporanea in ambito nazionale. Nel programma, densissimo, anche omaggi ai grandi del passato. Come quello del duo Bertozzi & Casoni con «Less is more» alla Galleria d'Arte Maggiore di via D'Azeglio 15 (inaugurazione alle 18), che riprendono il loro lavoro sulla ceramica attorno a Giorgio Morandi presentato nel 2019 al Museo Morandi. Con una selezione di Fiori e Paesaggi a cui si uniscono dei d'aprés Morandi.

Bertozzi & Casoni, Per Morandi, 2020, ceramica policroma 

 

Il croato Goran Trbuljak, classe 1948, attivo da fine anni '60 sul terreno dell'arte concettuale e della New Art Practice, presenta «45 Years of Non-Painting» alla P420 di via Azzo Gardino 9, oggi dalle 15 alle 20. Nel 1972 Trbuljak aveva messo in piedi un referendum per chiedere ai passanti di Zagabria di decidere se lui fosse o meno un artista. 

Non è solo un'esposizione quella di Marilisa Coseno, classe 1978, salernitana da anni a Milano. A cavallo tra fotografia, video e performance alla galleria Studio G7 di via Val d'Aposa 4/ A. Try è una reinterpretazione dei Giochi Olimpici, un confronto sulla pratica sportiva in cui l'artista coinvolge scuole, circoli, discipline, dalla scherma alla ginnastica, dalla boxe al basket, e atleti professionisti. Come Giorgia Bordignon, medaglia d'argento alle Olimpiadi di Tokyo nel sollevamento pesi femminile, impegnata oggi in due performance alle 15 e alle 16. 

É  invece la rilettura dello spazio attraverso la fotografia a legare i lavori di Marina Caneve, Andreas Gefeller, Massimo Vitali e la riminese Giulia Marchi. Da oggi, dalle 16 alle 21, in mostra da Labs Contemporary Art, in via Santo Stefano 38. E un'esposizione collettiva anche «Naturae» della Galleria Forni divia Parini 26/ E-F. Pittura, scultura e fotografia con lavo- ri, tra gli altri, deL'orMa, Lorenzo e Simona Perrone, Arianna Matta e Rosa Gallindo. Tutti dedicati al tema della natura, intesa come mondo vegetale legato al genere paesaggistico. Così come alla Galleria Cinquantasei di via Mascarella 59/ b è allestita «Sorgere. Dopo la pandemia: arte domani, oggi e ieri». «La realtà, i linguaggi» sulle nuove frontiere della comunicazione artistica, da Maurizio Cattelan a Nedko Solakov, sarà alla galleria Astuni di via Barozzi 3. Ad arricchire l'apertura una conversazione, oggi alle 18, con lo scrittore e drammaturgo Stefano Massini sul linguaggio dell'arte. Nel programma anche tante personali, come «Figure nel Paesaggio» di Stefano Peroli da AF Gallery in via dei Bersaglieri 5/E e «Sunflowers» diAlberto Scodro alla Car Drde di via Azzo Gardino 14/ A. E poi Sophie Ko, origini georgiane, con «Il resto della terra» alla galleria de' Foscherari di via Castiglione 2, Franco Tosi con «Defrazioni» alla Di Paolo Arte in Galleria Falcone e Borsellino, Elisa Grezzani con «The Flow» alla Stefano Forni di Piazza Cavour e Maurizio Bottarelli con il finissage di «New works» alla galleria L'Ariete di via Marsili 7. Patrizia Raimondi, titolare di quest'ultima, ricorda che «anche se Internet è senza dubbio utile, la galleria resta elemento centrale della filiera artistica perché unico luogo dove avviene un incontro vero, e non virtuale, con l'opera d'arte». 

 

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