Pablo Echaurren è nato a Roma nel 1951. Inizia a dipingere a diciotto anni e attraverso l'intermediazione di Gianfranco Baruchello viene scoperto dal critico e gallerista Arturo Schwarz che promuove il suo lavoro in Italia e all'estero. Tra il 1971 ed il 1975 tiene delle mostre a Berlino, Basilea, Zurigo, Philadelphia, Zurigo, New York e Bruxelles e nel 1975 viene invitato a esporre alla Biennale di Parigi. La sua produzione all'inizio della sua carriera è caratterizzata da elementi minimalisti, da un approccio concettuale, dal rifiuto delle convenzioni pittoriche ed offre un'alternativa all'idea di opera d'arte come feticcio. Questa è la direzione verso la quale l'artista si è sempre mosso, alla scoperta di nuovi linguaggi e forme d'espressione. Non solo pittore, Echaurren ha realizzato poster, illustrazioni, copertine di libri, compresa quella del best-seller "Porci con le ali" così come di "metafumetti" che investigano il possibile rapporto tra avanguardia e pop-art, alla ricerca di quel fertile e necessario cortocircuito tra "alto" e "basso", tra cultura e frivolezza, perseguendo il proprio ideale di arte aperta a tutti. La sua creatività ha trovato terreno espressivo anche nel campo della scrittura, con la pubblicazione di storie e pamphlet sul mondo dell'arte. Dal 2000 la sua poliedrica produzione è stata presentata in occasione di numerose mostre personali: Pablo Echaurren. Dagli anni settanta a oggi (Chiostro del Bramante, Rome 2004); Pablo Echaurren a Siena (Palazzo Pubblico, Siena 2008); Chromo Sapiens (Museo della Fondazione Roma, Palazzo Cipolla, Roma 2010-11); Lasciare il segno (MAR, Ravenna 2011); Al ritmo dei Ramones (Auditorium Parco della Musica, Roma 2006); L'invenzione del basso (Auditorium Parco della Musica, Roma 2009); Baroque'n'Roll (MACRO, Roma 2011); Matta: Roberto Sebastian Matta, Gordon Matta-Clark, Pablo Echaurren (Fondazione Querini Stampalia, Venezia 2013); Iconoclast (Estorick Collection of Modern Italian Art, London 2014); Contropittura (Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma, 2015-16); Make Art Not Money (Museo Nacional de Bellas Artes, Santiago de Chile 2016).

 

 « L'arte è già di per sé una parola che qualche fastidio lo procura […] è un modo di pensare il mondo e quando la si pensa come qualcosa di staccato dalla vita reale e politica si fa un'operazione sbagliata. Tutta l'arte è rappresentazione e quindi in rapporto agli altri, alla società, alla struttura […] è sempre stata presente, un modo per parlare con gli altri, dalla pittura nelle chiese che valevano come bibbia per il popolo analfabeta. A ben vedere nell'arte scompare chi non ha vissuto il proprio tempo e dunque l'arte o è nelle cose o non è. »

 

 

Da un'intervista di Claudia Gioia a Pablo Echaurren, pubblicata in Galleria d'Arte Maggiore g.a.m. Matta. Roberto Sebastian Matta, Gordon Matta-Clark, Pablo Echaurren, a cura di Danilo Eccher, Fondazione Querini Stampalia di Venezia, Silvana Editoriale, 2013.