Robert Clark (Newcastle, 13 settembre 1928 - Vinalhaven 19 maggio 2018) cambia il suo cognome con un nome d'arte, Indiana, preso in prestito dal suo stato d'origine, ed è protagonista della Pop Art americana. L'artista frequenta il College of Art di Edimburgo e si trasferisce poi nel 1954 a New York, dove si unisce al movimento della Pop Art. Indiana fonda la sua ricerca artistica sui segni della pubblicità e su uno stile grafico che fa ampio uso del colore. La stratificazione di segni e di colori diversi permette di trasmetterecon intensità le idee visive dell'artista stesso. Indiana inserisce nelle proprie opere immagini caratteristiche della società a lui contemporanea con l'intento di realizzare un arte commerciale mescolata con l'esistenzialismo, che evolvono insieme gradualmente verso ciò che Indiana chiama "Poesie sculturee". Egli utilizza immagini audaci, semplici, in particolare numeri e parole brevi come "Eat", "Hug" e "Love". Sostiene fortemente l'uso della parola scritta nell'arte e il linguaggio inteso come messaggio sociale. La convivenza tra momento astratto e reale trova la sua manifestazione nel ricorso ai numeri e al transito tra parola e immagine, solo così i suoi lavori risultano arditi, iconici e apparentemente immediati. Indiana compie un lavoro di forza e di indubbia potenza visiva che colpisce subito colui che guarda; riesce a trasformare l'ordinario in opere d'arte. Nei suoi lavori si avvertono rimandi alla dialettica tra vita e morte Eat /Die (1962), rimandi letterari, The Melville Triptych, (1961) e all'iconografia della città amata New York, di cui per esempio rappresenta The Brooklyn Bridge (1964).
L'esteriore coesistenza tra astrazione e realismo è la reazione a una possibilità di esporre in arte anche realtà personali. Una delle opere più famose di Indiana è Love commissionata dal Museum of Modern Art, MoMA nel 1964 per una cartolina di auguri di Natale. Indiana poi la tramuta in opera architettonica tridimensionale in alluminio policromo. La scultura è diventata non solo il simbolo del lavoro dell'artista ma anche del movimento pacifista degli anni sessanta. La scultura Love si può trovare nelle città più importanti a livello mondiale, dalla Seventh Avenue di New York ai giardini del Museum of Art di New Orleans fino a una delle piazze principali di Taipei a Taiwan.
Nel 1963 si immerge nel mondo della coreografia come scenografo e costumista, dal 1964 partecipa anche come danzatore e come attore. Dagli anni sessanta inizia ad esporre nei più influenti musei d'arte contemporanea americani ed europei: nel 1961 al Museum of Modern Art di New York , nel 1963 al Solomon R. Guggenheim Museum di New York e nel 1964 alla Tate Gallery di Londra.
Nel 1977 Indiana dipinge la spettacolare Milwaukee Arena, mentre nel 1964 collabora con Andy Warhol per la creazione di una pellicola dal titolo Eat, che consiste in un unica ripresa di 45 minuti durante la quale Robert Indiana mangia ininterrottamente un fungo. Dal 1978 si è ritirato a vita privata sulla remota isola di Vinalhaven, nel Maine. L'artista realizza anche una serie di opere come inno e grido alla pace, i Peace Paintings, creati dopo gli attentati alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001. Queste opere furono esposte a New York qualche anno più tardi, nel 2004.
Nel Settembre 2015, per celebrare la visita di Papa Francesco negli Stati Uniti, il Philadelphia Museum of Art e la Association for Public Art hanno presentato AMOR (1998), una scultura monumentale di Robert Indiana sulla spianata orientale del museo. La scultura in alluminio policromo si affacciava sulla celebrazione eucaristica di domenica 27 settembre che concludeva l'Incontro mondiale delle famiglie nel 2015, il più grande meeting internazionale delle famiglie cattoliche.
I suoi lavori si possono inoltre ammirare presso il Museum of Modern Art di New York, la National Gallery of Art di Washington, il Fine Arts Museum di San Francisco, la Tate Modern di Londra, il Museum Ludwig di Colonia, lo Shanghai Art Museum di Shangai.

 

Oltre a rappresentare ufficialmente e sola nel nostro paese, l'arte di Robert Indiana in Italia, nel 2009 la Galleria d'Arte Maggiore g.a.m. ha curato una mostra dedicata a Robert Indiana dal titolo "Da Love ad Amor" in cui sono state istallate le sue opere monumentali per le strade e i monti di Cortina d'Ampezzo.