Arman | MIC Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza

16 Settembre 1994 - 28 Maggio 1995 

Franco e Roberta Calarota presentano Arman al MIC - Museo Internazionale della Ceramica in Faenza con una mostra personale e una serie di opere in ceramica che il maestro del Nouveau Réalisme ha realizzato per l'occasione. L'elemento che caratterizza le creazioni protagoniste di questa mostra è il contesto italiano dal quale l'artista francese prende ispirazione: in Arabique Ceramique compare l'antico macinino da caffé che traghetta lo spettatore in qualche vecchia cucina del Bel Paese, in atmosfere evocate anche nell' opera Quatre ètages de conversation, dove una moltitudine di caraffe da caffè si allineano per omaggiare l'Italia insieme ad uno dei suoi intramontabili maestri, Giorgio Morandi. Tra le altre opere in mostra spiccano l'Omaggio alla mamma, assemblage di antiche macchine da cucire carico di simbolismi legati alla memoria dell'artista, Le Bielles coulées, in cui il principio di accumulazione si proietta su una serie di motori di automobili riprodotti in ceramica e l'iconica Piccin gari Topolino, assemblage scultoreo in ceramica che riproduce una Fiat 500 e che si presenta allo spettatore come una formula di monumentalizzazione volta a indagare la mitologia della serialità e la banalizzazione del gusto. Elementi emblematici e ricorrenti nell'arte di Arman sono infine gli strumenti musicali, di cui si può ammirare in mostra l'opera Violino. I violini frantumati e ricomposti di Arman si configurano come critica ad un mondo sempre più consumista: come afferma l'artista “noi non ripariamo più, distruggiamo, buttiamo via, riduciamo in poltiglia.” (Arman, L'adventure de l'art moderne, intervista di Andrè Parinaud, in “Lettres Arts”, Parigi, 1978).