Pop the City

18 Novembre 2023 - 26 Gennaio 2024

Dopo il successo della mostra che lo ha visto recentemente protagonista al Chiostro del Bramante a Roma, Hubertus von Hohenlohe sceglie la sede storica della Galleria d'Arte Maggiore g.a.m. a Bologna come ideale ulteriore occasione per presentare "Pop the City", progetto espositivo che raccoglie una selezione accurata delle iconiche fotografie con cui von Hohenlohe indaga il mondo del ritratto e dei paesaggi urbani. Lo stile che il fotografo ha elaborato nel corso degli ultimi due decenni durante i suoi viaggi nelle più grandi città del mondo si caratterizza per l'immancabile inclusione del suo autoritratto impresso sulla superficie riflettente di una vetrina che, attraverso una sovrapposizione di strati, si va quindi a fondere con gli scorci della realtà urbana e la fisicità dello spazio pubblico in cui il fotografo si trova al momento dello scatto. Un condensato di realtà e finzione, di contrapposizione tra pubblico e privato, che diventa uno spaccato molto preciso della nostra società contemporanea e che ha anticipato con lungimiranza l'ascesa del selfie e la diffusione dei social media.

 

Nato a Città del Messico nel 1959, Hubertus von Hohenlohe è un artista eclettico e poliedrico, con una creatività fluida che scavalca i confini tra il mondo della fotografia, della moda e della musica e noto anche per una straordinaria carriera sportiva che lo ha visto eccellere come sciatore olimpico e pilota automobilistico. 

Abituato a viaggiare da una capitale all'altra, Hubertus von Hohenlohe è un vero cittadino del mondo, con un forte attaccamento a tanti luoghi e al tempo stesso a nessuno, capace di adattarsi volta per volta al nuovo scenario che incontra. Andando in giro per le città con la sua fotocamera a partire dal 2000, anno in cui gli venne regalata la prima macchina fotografica digitale, scatta istantanee di se stesso, di sconosciuti e personaggi famosi così come di scorci metropolitani, immortalando il mondo in cui vive senza filtri né inganni, dimostrando una straordinaria capacità di stabilire un contatto immediato con le persone che fotografa e i luoghi che visita. Il risultato sono immagini dalla vibrante intensità, talvolta ambivalenti e contraddittorie, come nel caso dei paesaggi urbani, nei quali l'austerità statica delle architetture si contrappone alla velocità e alla fretta con la quale i fruitori attraversano quegli spazi. In queste immagini il tempo sembra essere sospeso, privo di linearità ma ricco di stratificazioni, dove l'artista è in costante allerta, sempre in attesa della prossima silhouette da fotografare, come alcuni fotografi del Novecento, in particolare Vivian Maier e Lee Friedlander, in qualche modo precursori dell'autoritratto di strada e della messa in scena prediletta da Von Hohenlohe: il proprio autoritratto impresso nelle superfici riflettenti delle vetrine. Mostrandosi nella duplice veste di modello e fotografo, l'artista capovolge quindi le dinamiche abituali dell'autoritratto e rende sfumato il confine tra posare e agire, esplicitando così uno dei paradigmi della cultura visiva contemporanea, ovvero quello di guardare ed essere guardati. L'assenza di modelli di riferimento gli permette una libertà espressiva nella quale condensa l'esperienza del viaggiatore solitario che porta addosso il segno dei luoghi che ha attraversato, proponendo uno schema compositivo molto personale in cui soggetto e realtà, scenario e persona sono mescolati tra loro. Il suo scopo diventa quindi fondere la propria immagine con quella dei modelli, senza però intaccarne il protagonismo. Il tutto, all'interno della città occidentale postmoderna, dove la dimensione pubblica è ormai stata sostituita da quella privatizzata, in una realtà che promuove l'individualismo e in cui vengono a mancare le occasioni e i luoghi in cui ritrovarsi spontaneamente. 

 

Le opere di Hubertus von Hohenlohe sono state esposte in numerosi musei europei, quali:

Westlicht Photo Museum, Vienna, IT'S ME, 2004

Danubiana Museum, Bratislava, ENTER MY UNIVERSE, 2006

Museo Piaggio, Pisa, ENTER MY UNIVERSE, 2006

National Museum, Budapest, BUDAPOPEST, 2011

Belvedere Museum, Vienna, THE PERFECT TOURIST, 2012

Leica Museum, Wetzlar, ELEGANTLY WASTED, 2015

Fundacion Unicaja, Malaga, 15 MINUTOS DE FAMA, 2022

Fundación Cajasol, Siviglia, FAMA EVERYBODY!, 2023

Chiostro del Bramante, Roma,  POP THE CITY, 2023