Ventotto modellini di F40 riprodotti uno sopra l'altro e, nel mucchio ricostruito dall'artista pop Arman, si intravede la sagoma del cavallino rampante. E' il grande monumento alla Ferrari, che accoglierà gli spettatori a Imola di fronte all'autodromo. Monumento al mito, alto cinque metri su una base di un metro e ottanta. E proprio oggi, in occasione delle prove del Gran Premio il monumento verrà inaugurato ufficialmente.
L'idea è nata più di due anni fa, proprio a Imola, dai colloqui tra l'artista e Franco Calarota, proprietario della Galleria d'Arte Maggiore di Bologna.
La Ferrari è famosa in tutto il mondo, la sua leggenda ha resistito anche ai modesti risultati sportivi degli ultimi anni. E ancora nessuno aveva pensato, nell'epoca in cui un piccolo busto non si nega a nessuno, a darne una rappresentazione che rimanga nel tempo.E' questa l'idea da cui parte Arman per la sua opera. I primi bozzetti vengono sottoposti al comune di Imola, che approva. Con l'aiuto di una fonderia di Pietrasanta, che incomincia a produrre le riproduzioni del celebre modello, Arman incomincia a lavorare alla sua creatura.
Ogni modellino, lungo circa un metro e sessanta, viene sezionato e, su queste sezioni si crea a poco a poco, il monumento nella sua versione definitiva. La verniciatura, poi, in uno stabilimento di Bologna.
E' stata la stessa Ferrari a fornire i barattoli di vernice utilizzati per dare il caratteristico colore rosso al monumento nella sua versione finale. E' stata poi la Sagis, la società che gestisce l'autodromo di Imola a curare il posizionamento dell'opera nell'ambito di un più vasto progetto che tende a risistemare la piazza antistante l'ingresso dell'impianto sportivo.
L'iniziativa si inserisce nei festeggiamenti per il centenario di Enzo Ferrari, che cadeva lo scorso anno e anche per la prima vittoria di una “rossa” in un gran premio di Formula 1.
Nato a Nizza nel 1928, Arman è famoso per le sue “accumulazioni” opere costituite dall'accumulo, appunto, di diversi oggetti del mondo reale. Tra i suoi monumenti vanno ricordati il Pablo Casal's Obelisk nel Connecticut, l'Heure de tous e il monumento A la Rèpublique a Parigi, Ascend of the blues a Memphis, la Rostropovitch's Tower a New York, Persépolis a Dallas. Del 1995 è Hope for peace a Beirut, una grande installazione in cemento alta oltre 32 metri che “accumula” una serie di carri armati.
L'anno scorso una sua grande personale è stata ospitata al Jeu de Paume di Parigi.

