Ettore Spalletti / Giorgio Morandi

Fabiola Naldi, Flash Art, Gennaio 29, 2015

 

ETTORE SPALLETTI/ GIORGIO MORANDI

GALLERIA D'ARTE MAGGIORE, BOLOGNA

Dopo la tappa al recente The Armony Show a New York, la Galleria d'Arte Maggiore porta nella sede bolognese la mostra "Ettore Spalletti Giorgio Morandi. Un dialogo di luce". Un'esposizione "classica" per la presenza di due grandi autori della storia dell'arte italiana ma anche inusueta perchè l'accostamento fra i due risulta inizialmente curioso poi, trovandosi letteralmente invasi dagli spazi pittorici dei due autori, tutto appare come se dovesse essere così da tempo. La sospensione temporale, fisica e spaziale di Giorgio Morandi incontra "naturalmente" colore, luce e forma sia del luogo ospitante sia dell'interpretazione di Spalletti. Quell'astrazione che trascende l'oggetto trasfigurato sulla tela, bilanciando lo spazio interno ed esterno al quadro, si ritrova nelle monocromie, oramai libere dalle stesse cornici, di Ettore Spalletti che suggerisce atmosfere letteralmente fuori da un tempo e uno spazio predefinito. 

E così accade che, come lo stesso autore afferma, "si entri in una stanza constatando che quel luogo perde la realtà del suo colore per acquistare il valore cromatico del suo interno". Proprio l'atmosfera interna ed esterna ai lavori di entrambi gli autori assume il valore portante di testimone e ricettore di colori, spazi e tempi in cui lo spettatore si ritrova suo malgrado.

Le opere di Spalletti sembrano quasi una sorta di naturale prosecuzione non tanto del singolo Morandi (che però mai come in questa occasione pare essere uno dei suoi maestri) quanto del tentativo dell'arte di inizio Novecento di liberarsi dei confini e dei limiti della stessa pittura e della sua rappresentazione. La cornice che "quadra" e "inquadra" il dipinto viene perciò a mancare o per meglio dire, in occasione delle opere di Ettore Spalletti, va a svanir in una sorta di prosecuzione naturale fra la tela e lo spazio che la contiene. Questo, come anche per le nature morte di Morandi, diviene un unicum in cui aprire l'opera nel luogo mentale della pittura e in quellol reale in cui viene inserito.

 FABIOLA NALDI

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