La Galleria Maggiore nasce nel 1978 e si concentra sulla proposta del "classico moderno", ovvero di "valori" storicamente riconosciuti - da Picasso a Magritte, da Klee a Chagall, da Morandi a Rosai. Su taluni occorreva ancora operare in senso scientifico, in altri casi svolgere un'opera di divulgazione. L'attività della galleria si è cosi caratterizzata per l'organizzazione di mostre monografiche con particolare attenzione alla qualità degli studi critici. Inoltre, anziché puntare su una vasta gamma di nomi, Franco e Roberta Calarota, titolari della galleria, si sono concentrati su alcuni autori, ritenendo che una galleria debba divenire un punto di riferimento forte e autorevole, anziché un luogo di mera mediazione verso il mercato. In questa linea di lavoro si colloca anche la creazione degli archivi generali di alcuni artisti, come Leoncillo e Mattia Moreni.
Un'analisi affine ha portato a individuare un'area ulteriore di operatività in seno alla generazione che ha visto protagonisti artisti come Lucio Fontana, Arman, Clavé, Allen Jones. "Rispetto a queste generazioni in via di classicizzazione, siamo certi che il nostro sia il modo più serio per garantire al pubblico e ai collezionisti che l'opera di questi autori non abbia un valore transitorio, ma solido, destinato a stabilizzarsi sempre più", spiega Franco Calarota. "Lo stesso discorso vale per l'apertura rivolta alle generazioni più recenti, da Fabrizio Plessi a Nino Longobardi, a Davide Benati, la cui presenza, con mostre di indiscusso rilievo nei più importanti circuiti museali, conferma la validità del lavoro da noi svolto".
Ponendosi in questa prospettiva di lavoro, la galleria ha dimostrato di essere un referente autorevole per il collezionista, verso il quale esercita una funzione di interlocuzione continua a regolare, instaurando un rapporto di scambio intellettuale. Continua Franco Calarota: "E' in questo modo che il collezionista matura un gusto preciso e non occasionale e acquisisce gli strumenti per operare scelte mature e consapevoli". D'altro canto la galleria ha istituito un importante rapporto di collaborazione, sostanziale e corretto, nel pieno rispetto reciproco di collaborazione, sostanziale e corretto, nel pieno rispetto reciproco dei ruoli, con le istituzioni museali, alle quali è in grado di offrire documentazione e informazione su alcune delle figure più importanti della cultura artistica nazionale e internazionale. Valga a questo proposito l'esempio delle grandi mostre dedicate nel 2002 a Giorgio Morandi, al Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, e a Leoncillo, alle Chiese Rupestri di Matera, che la Galleria Maggiore ha reso possibile con il suo contributo.

Roberta e Franco Calarota accanto al modello della scultura che Arman ha creato per l'ingresso del circuito di Imola intitolato a Dino ed Enzo Ferrari. Alle spalle di Franco Calarota si intravede un'opera di Giorgio Morandi. A destra: I gladiatori di Giorgio De Chirico, 1928, olio su tela, cm. 92x73.
